La sezione delle porcellane è allestita nel Passetto dei cardinali, corridoio nato dalla chiusura dell'originario camminamento di ronda merlato scoperto. La trasformazione venne ordinata dal cardinale Angelo Maria Querini nel 1733, al fine di raggiungere più agevolmente il suo appartamento estivo, aggiunto al di là del passetto all'ala cardinalizia del palazzo.

Le porcellane sono esposte in due grandi vetrine che contengono i manufatti orientali e quelli occidentali.

Nella prima grande vetrina si alternano opere provenienti dalla Turchia (Iznik), ma soprattutto dalla Cina, rappresentata dalle manifatture di Jingdezhen nello Jiangxi e di  Fujian, e dal Giappone, con la manifattura Arita della prefettura di Saga o di Kyo-Satsuma di Kyoto. Opere di grande fascino sono la Potiche della "Famiglia Rosa" di Jingdezhen con il pomo raffigurante il cane Fo, ossia il leone buddista; il Vaso rouleau della stessa manifattura, decorato con uccelli e animali mitici; la Statuina femminile in smalti policromi Imari di Arita.

Nella seconda parte dell'ambiente, spiccano le principali manifatture europee: da Capodimonte a Meissen, da Sèvres a Vienna, da San Pietroburgo a Doccia, fino ad arrivare alla manifattura del Buen Retiro di Madrid. Tra le opere si segnalano i biscuit neoclassici di Capodimonte, quali la Maria Carolina all'eroica e il Giudizio di Paride; il gusto settecentesco per le cineserie rappresentato dal cosiddetto Servizio dell'ombrellino, realizzato in Cina su disegno di un artista olandese; i piatti ornamentali raffiguranti vedute architettoniche di San Pietroburgo, opera della manifattura imperiale russa; i SS. Pietro e Andrea, opere realizzate a Madrid sul modello delle statue di San Giovanni in Laterano.