Sale 14-15 - Maioliche
Nelle due sale sono esposte maioliche italiane databili dal XV al XVII secolo. Nel primo ambiente sono conservati manufatti di diversa provenienza, tra cui il Bacino Barbo (1467-68), con lo stemma del cardinale Marco Barbo, nipote di Paolo II, originariamente collocato sul fregio della Torre Belvedere di Palazzo Venezia; il Piatto con il mito di Esaco (1534), di manifattura urbinate, autografo del maestro ceramista Xanto Avelli, che narra un episodio delle Metamorfosi di Ovidio; la Brocca della Spezieria di Santo Spirito in Saxia (XVI-XVII sec.), un tempo nel corredo apotecario del più antico ospedale di Roma; il Vaso da farmacia, opera della manifattura abruzzese di Castelli, appartenente alla serie cinquecentesca Orsini-Colonna, decorato con l'immagine del suicidio di Didone. Nella sala successiva è esposto il corredo da farmacia del monastero femminile di San Pietro a Montefiascone, realizzato nel Seicento dalla manifattura di Bagnoregio (Viterbo). In tutti i vasi, le brocche e gli orcioli, oltre all'indicazione del contenuto medicamentoso è raffigurato san Benedetto con il pastorale e la regola, seguita dalle monache del convento. Per quanto riguarda la decorazione, le maioliche presentano un fondo di colore violetto sul quale appaiono motivi vegetali azzurri. |