Beni Culturali Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della città di Roma

Il Lapidarium

PV interno viridario

PV Lapidarium

 

Dalla sala XX si può accedere al lapidarium, inaugurato nel luglio del 2006 sulla parte esterna del loggiato superiore del giardino quattrocentesco. La sezione dei marmi è una raccolta storicamente completa (classica - medievale - rinascimentale), in gran parte accumulata a seguito degli sterri eseguiti per lo spostamento del palazzetto e per altre collezioni confluite nel museo di Palazzo Venezia. Tra queste, spicca i marmi del Museo Artistico Industriale, sciolto nel 1957, e la collezione di Palazzo Mattei.

La sezione romana si distingue grazie ad alcuni pezzi del II-III secolo d.C. tra cui primeggiano le are di Iulia Iusta e di Porcia Iusta e i sarcofagi: su tutti, quelli di un bambino decorato con Eroti vendemmianti, frequente esempio di iconografia classica che venne mutuato in epoca cristiana, e quello con il clipeo del defunto sorretto da Nikai alate, sotto il quale appaiono Ganimede e l'aquila.

La sezione medievale presenta lastre e frammenti di plutei a nastri intrecciati del IX-X secolo, caratteristici delle strutture architettoniche che nel Medioevo separavano il presbiterio dai banchi dei fedeli, come le scholae cantorum, e che vennero rimosse nel XVI secolo in seguito ai dettami della Controriforma per avvicinare la zona dell'altare ai fedeli. A quest'epoca risale anche la Vera da pozzo, anch'essa decorata con croci e motivi fitomorfi a nastri intrecciati, appartenuta alla chiesa di S. Agata in diaconia al Quirinale, che mostra al suo interno i segni della corda del secchio per attingere l'acqua. Altro capolavoro della sezione medievale è, infine, la Transenna di S. Maria dell'Aracoeli, datata 1372, in cui appaiono i donatori Francesco de' Felici e la moglie Caterina inginocchiati in preghiera ai lati di tre rosoni lavorati a traforo.

Tra i pezzi della sezione rinascimentale una Vasca da lavabo attribuita a Mino da Fiesole, le statue dei Santi Agostino e Nicola da Tolentino, provenienti dall'antico convento di S. Maria del Popolo e il rilievo di scuola bregnesca raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Paolo che le affidano la protezione della torre della Scimmia, un tempo collocato all'interno della torre.

Si segnalano, inoltre, in questa sezione, diversi elementi decorativi, tra cui alcuni pilastri a candelabre, la Lastra tombale del cardinale Giovanni Berardi, proveniente dalla chiesa romana di Sant'Agostino e l'Insegna dei Maestri di strade.

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pagina creata il 23/11/2008, ultima modifica 25/06/2018