Deposizone di Cristo dalla croce
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in terracotta
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 26
- Inventario
- PV 10379
- Materia e tecnica
- Terracotta
- Autore
- Marabitti Ignazio (1719-1797) attr.
- Datazione
- XVIII secolo
- Dimensioni
- cm 64.5x46x11.8
- Provenienza
- Collezione Gorga (1948)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Di questo bel rilievo, raffigurante una concitata scena di Deposizione, non conosciamo la storia collezionistica se non quella novecentesca; era infatti stato acquistato dal cantante lirico Evangelista Gorga e da questi poi ceduto al Museo di Palazzo Venezia nel 1948 con tutta la sua raccolta di modelli. I vari cambiamenti di sede hanno causato nel tempo alcuni danni ancora ben visibili, la figura del Cristo è la più gravemente colpita presentando una frattura sulla gamba e sul braccio sinistro, mentre quella che sorregge la Vergine ha subìto il distaccamento dello strato superficiale di materia sul volto perdendo di conseguenza i tratti della fisionomia. Gli accidenti del tempo non hanno tuttavia privato l'insieme di una certa freschezza ed intensità che ne costituiscono forse il tratto più vivo e apprezzabile, tratto pienamente colto da Santangelo che inserì il pezzo nel suo Catalogo delle sculture del 1954, sottolineando "il pittoricismo della composizione e i rapporti con i frescanti solimeniani sul tipo di Vito d'Anna". Sulla base di tali affinità lo studioso avanzò un'attribuzione allo scultore palermitano Ignazio Marabitti, e da quel momento la proposta non è stata più messa in discussione. Nato in una famiglia di scultori, Marabitti fu allievo in patria di Gioacchiano Vitaliano e, tra il 1740 e il 1741, si recò a Roma a completare la sua formazione presso la bottega di Filippo Della Valle (1698-1768). Questo periodo di studio fu di fondamentale importanza per il giovane artista che ebbe modo di formare il suo stile sui testi della grande plastica tardo barocca romana. Oltre ai caratteri d'eleganza accademica desunti dalle opere del suo maestro Della Valle, Marabitti trae i maggiori spunti di ispirazione dal linguaggio vibrante e sensibile di Pierre le Gros (1666-1719), artista a cui continua a far riferimento in molte opere eseguite anche dopo il ritorno in Sicilia.
Cristiano Giometti
Bibliografia
A. Santangelo (a cura di), Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p. 84