Croce postbizantina
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in legno
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Stanzino
- Inventario
- PV 01498
- Materia e tecnica
- Legno di corniolo/ scultura/ intaglio
- Autore
- Ambito greco
- Datazione
- sec. XVII-XVIII
- Dimensioni
- cm 16.5 x 8.4 x 2.6
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Proveniente dal Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo per cessione nel 1920, la piccola croce su piedistallo raffigura scene della vita di Cristo intagliate solo nella parte superiore (la croce). Si tratta di un manufatto simile ad altri esemplari conservati in vari musei (alcuni, come questa, su semplice piedistallo, altri, più alti, come quello dello stesso Museo di Palazzo Venezia, PV 1497, inseriti su una base ugualmente scolpita a carattere narrativo) di non facile ascrizione geoculturale precisa, ma generalmente definibili di provenienza greca, allargata alle regioni di osservanza ortodossa, collocabili fra i secoli XVII e XIX e dette croci post-bizantine. Appare assai plausibile che questi oggetti devozionali facessero parte del corredo dei pellegrini (queste col manico sono croci benedizionali). Una delle più antiche si conserva nella chiesa di S.M. delle Grazie a Mezzojuso (PA), ma proveniente forse dal monte Athos, è realizzata in legno di bosso (cm 12x7) ed è databile al più tardi al XVII secolo. Notevole è anche la pressoché coeva croce conservata nell’Accademia Carrara di Bergamo (cm 13x7), di scuola greca, mentre meno accurata nell’esecuzione appare la più tarda croce (cm 11x7) del Museo Poldi Pezzoli di Milano, proveniente da Gerusalemme, della fine del Settecento; contenuta in una stauroteca d’argento e databile alla seconda metà del XVIII secolo è invece la croce del Museo Gaffoglio di Rapallo (GE). Le indagini tecnico-scientifiche condotte nel 2009 dall’IVALSA-CNR di Firenze hanno permesso di identificare il legno utilizzato che risulta essere quello di corniolo (Cornus mas L.).
Grazia Maria Fachechi
Bibliografia
Inedito