Ercole Gradenigo
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in bronzo
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 17
- Inventario
- PV 10797
- Materia e tecnica
- Bronzo dorato a fuoco
- Autore
- Ambito veneziano
- Datazione
- Fine XVI - inizio XVII secolo
- Dimensioni
- cm 22x10,5x8,5
- Provenienza
- Collezione Auriti (1963)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Il bronzetto è denominato Ercole Gradenigo, perché l'eroe poggia la mano sinistra sull'emblema della famiglia Gradenigo costituito da una scala di tredici gradini sormontata dal corno dogale.
Santangelo considera il bronzo compiuto a Venezia nei primi anni del Seicento e destinato ad ornare uno stipo o un altro mobile. Nel Nationalmuseum Bayresches di Monaco esiste un altro esemplare dell'Ercole Gradenigo egualmente poggiato su una sottile base quadrata: è stato considerato opera veneziana del diciassettesimo secolo.
Esistono numerose versioni di questo come anche di un altro con un Ercole Gradenigo affatto simile, però con l'eroe in atteggiamento di riposo; sono opere di dimensioni eguali a quella in catalogo e sicuramente eseguite dallo stesso artista. La forte caratterizzazione dei lineamenti del volto di questo Ercole sembra tratta dal reale, sembra pertanto da condividere la proposta di trovarsi in presenza di un ritratto di un membro della famiglia Gradenigo. I Gradenigo furono tra le principali famiglie veneziane: oltre ai dogi, tra i suoi membri numerosi furono gli uomini illustri (scrittori, prelati e uomini d'armi).
Pietro Cannata
Bibliografia
L. Planiscig, Die Wappenhalter der Familie Gradenigo, in "Jahrbuch der Preußischen Kunstsammlungen, LXIII, 1912, pp. 16-18; A. Moschetti, Il Museo Civico di Padova: cenni storici e illustrativi, 1938, p. 224, fig. 104.