Ercole farnese
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in terracotta
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- deposito terracotte
- Inventario
- PV 13410
- Materia e tecnica
- terracotta
- Autore
- Cavaceppi Bartolomeo (1717-1799)
- Datazione
- seconda metà del XVIII secolo
- Dimensioni
- h. cm 53
- Provenienza
- Collezione Cavaceppi (1799); collezione Torlonia (sec. XIX, ultimo quarto); collezione Gorga (1948)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Si tratta del modello di creta piena raffigurante il cosiddetto Ercole farnese, versione in marmo del III secolo d.C. di una statua prodotta da Lisippo o dalla sua scuola. L'Ercole è documentato dall'Aldrovandi per la prima volta nel 1556, mentre si trovava a Palazzo Farnese. E rimase esposto nel cortile di quel palazzo fino al 1787, quando venne portato nello studio di Carlo Albacini per essere restaurato. Successivamente trasferito a Napoli, già nel 1792 si trovava nel Museo degli Studi (poi Museo Borbonico, oggi Museo Archeologico Nazionale).
La terracotta, realizzata con impasto chiaro color avorio, è modellata e rifinita con un panno che, picchiettato sulla creta, ha prodotto l'effetto della pelle. I segni della stecca dentata sulla roccia servono per creare movimenti di luce. Cavaceppi ha cercato di rappresentare la struttura anatomica esasperata dell'Ercole con un modellato che tenta di graduare i piani dolcemente.
Le versioni in piccolo formato dell'Ercole Farnese godettero, fin dal XVI secolo, di enorme popolarità, e il marmo venne copiato da numerosi artisti nel corso dei secoli. Zoffoli e Righetti ne vendevano le repliche in bronzo.
Maria Giulia Barberini
Bibliografia
M. G. Barberini e C. Gasparri (a cura di), Bartolomeo Cavaceppi: scultore romano (1717-1799), catalogo della mostra, Roma 1994, p. 86, n. 2