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Maratta - Cleopatra
| Carlo Maratta (Camerano, Ancona 1625 - Roma 1713) Cleopatra 1693-95 Olio su tela, cm 162x113 Inv. 873 Provenienza: collezione Ruffo di Motta Bagnara (1919)
Il dipinto doveva far parte di un ciclo raffigurante donne illustri a simboleggiare le virtù femminili commissionato dal banchiere spoletino Francesco Montioni. Il ciclo non venne mai completato e la tela con Cleopatra venne donata nel 1747 a Tommaso Ruffo dal cardinale Troiano Acquaviva. L'opera di Maratta, principe dell'Accademia di San Luca nel 1664, ebbe un largo successo ispirando numerose copie e disegni. La regina egiziana, nelle cui vesti si cela la figlia dell'artista, Faustina, spesso utilizzata come modella, indossa abiti settecenteschi e nella mano sinistra tiene una perla che sta per lasciar cadere in una coppa d'aceto. Il gesto rimanda all'aneddoto riportato da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia (IX, 118-121), secondo il quale Cleopatra utilizzò tale escamotage per dimostrare a Marcantonio la sua indifferenza al lusso. |