Beni Culturali Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della città di Roma

Intervalli musicali a Palazzo Venezia. L’universo femminile nella musica del Rinascimento

Museo Nazionale del Palazzo di Venezia - Sala Altoviti - SSPSAE e Polo Museale della città di Roma

22 febbraio - 24 maggio, 2014 - Concerti

 Intervalli musicali a Pal. Venezia. L'universo femminile nella musica del Rinascimento 2014

Intervalli musicali a Palazzo Venezia. L'universo femminile nella musica del Rinascimento

Ciclo di incontri musicali
22 febbraio - 24 maggio 2014 ore 17.00
Museo del Palazzo di Venezia, Via del Plebiscito 119
Sala Altoviti

Dalla donna "angelicata", alla condizione reale di vita. Storia delle donne musiciste del Rinascimento attraverso la poesia e musica.

Sabato 22 febbraio alle ore 17.00 la Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Roma, diretta da Daniela Porro, presenterà nel Museo del Palazzo di Venezia, diretto da Andreina Draghi, un ciclo di incontri musicali sul tema della donna del Rinascimento in veste di compositrice, in collaborazione con l'associazione musicale "Insieme Vocale e Strumentale Chiaroscuro".
Nella splendida cornice della Sala Altoviti i programmi proposti spazieranno dalla musica polifonica vocale al repertorio strumentale del Rinascimento, affiancando l'esposizione musicale alle opere pittoriche presenti nella collezione del Museo. Con l'occasione verranno esposti gli strumenti musicali - copie fedeli di quelli antichi - che verranno utilizzati durante il concerto.
I quattro incontri musicali intendono proporre un repertorio spesso trascurato di compositrici solitamente relegate a ruoli di secondo piano. Ad esempio solo gli uomini potevano divenire Maestro di Cappella o Maestro di corte. È solo nei conventi o nelle famiglie di musicisti che le donne vengono iniziate ad una istruzione musicale che va oltre il passatempo consono alle fanciulle. Inoltre la maggior parte dei manoscritti e anche molte delle prime pubblicazioni musicali del 1500 e del 1600 sono anonime: soltanto alla fine del 1600 le donne cominciano a firmare le proprie opere.

Nei programmi musicali si focalizzerà l'attenzione su quattro compositrici. Il calendario degli incontri sarà così articolato:

Sabato 22 Febbraio 2014 ore 17,00, musiche di Lucia Quinciani
Sabato 29 Marzo 2014 ore 17,00, musiche di Francesca Caccini
Sabato 12 Aprile 2014 ore 17,00, musiche di Maddalena Casulana
Sabato 24 Maggio 2014 ore 17,00, musiche di Vittoria Aleotti

Scarse sono le notizie riguardo a Lucia Quinciani (c. 1566, fl. 1611). Compositrice italiana, la più antica conosciuta, che abbia pubblicato musica in stile della monodia. Conosciuta per una sola una composizione a noi arrivata, "Udite lagrimosi Spirti d'Averno, Udite", testo di G.B. Guarini dal " Il Pastor Fido", trovato nella raccolta di Marcantonio Negri " Affetti Amorosi" (1611), in cui Negri si riferisce a Quinciani come ad una sua allieva. Sembra che abbia lavorato a Venezia o Verona.

Francesca Caccini ( Firenze 1567 - 1640 ) è stata una compositrice, clavicembalista e soprano. Figlia di Giulio Caccini, è considerata una fra le donne che maggiormente contribuirono all'evolversi della nascente musica barocca barocca all'inizio del Seicento. Fu la prima donna a scrivere un'opera teatrale. Le date di nascita e di morte sono incerte. Francesca Caccini rappresenta un'eccezione per il suo tempo. Nasce nella corte Medicea, primogenita in una famiglia di musicisti: il padre, Giulio Caccini, musico di corte, cantante e compositore; la sorella, Settimia, cantante; la madre, Lucia Gagnolanti, è definita valente cantatrice d'ignoto casato. Anche la donna che Giulio sposerà dopo la morte della moglie, Margherita Benevoli della Scala, sarà una cantante. All'età di tredici anni Francesca si esibisce, forse per la prima volta, in pubblico, cantando nel Concerto Caccini (formato dal padre, dalla sorella e dalla matrigna) in occasione del matrimonio di Maria dei Medici con Enrico IV, Re di Francia. Venne immediatamente notata per la sua bellissima voce e richiesta anni dopo, dalla stessa Maria dei Medici, alla corte del Re. Ma i Medici fiorentini le rifiutarono il permesso. Francesca Caccini oltre a distinguersi come cantante, viene istruita dal padre alle lettere; scrive poesie in latino e in volgare, apprende le lingue straniere: canta in francese e in spagnolo. Apre una scuola di canto, e dal 1619 già si parla delle sue discepole. Suona il liuto, il chitarrinetto e il clavicembalo e all'età di diciotto anni inizia a comporre. «La Caccini soprattutto s'impone come solista, cantando anche in francese e in spagnolo.

Maddalena Casulana (1544 - 1590 ) Nebulosi i primi dati biografici e, del resto, poco si conosce con certezza di tutta la sua vita, i termini della quale sono per lo più desumibili dalle dediche contenute nelle sue opere o da riferimenti di altri compositori o scrittori del tardo Rinascimento. Ad ogni modo, si sa che a Casole, centro musicale all'epoca di Maddalena molto fiorente dove qualche anno prima operava il compositore e architetto Fra' Leonardo Morelli, detto Casulano, si compie la prima formazione musicale di Maddalena che, in seguito, ritroviamo alla corte medicea di Firenze, incoraggiata a perseguire l'attività professionale di compositrice da Isabella de' Medici, la quale le assicura protezione e le commissiona quella che sarà la prima opera interamente sua, Il primo libro de' madrigali a quattro voci. Pubblicata nel 1568, la raccolta si apre con una dedica della compositrice alla sua mecenate, molto interessante per la storia femminile considerato che vi si può leggere, tra l'altro, della necessità di «mostrare al mondo (..in questa profession delle musica) il vano error de gl'huomini, che degli alti doni dell'intelletto tanto si credono patroni che par loro ch'alle Donne non possono medesimamente esser communi». è stata una compositrice, liutista e cantante del tardo Rinascimento. Viene ricordata per essere stata la prima donna compositrice ad aver pubblicato nella storia della musica occidentale.

Vittoria Aleotti ( Ferrara 1575 circa - dopo il 1620) Figlia dell'architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti iniziò ancora bambina lo studio della musica, dopo aver ascoltato le lezioni che riceveva una sorella più grande. Maestri furono l'anziano Alessandro Milleville e successivamente Ercole Pasquini. Dopo almeno due anni di istruzione, il maestro raccomandò al padre di farle proseguire gli studi musicali presso il convento ferrarese di S. Vito, rinomato per l'eccellenza della musica. Vittoria entrò in convento all'età di 14 anni, e il padre ottenne per lei da Battista Guarini alcuni madrigali da porre in musica, che più tardi donò al conte del Zaffo; il conte li fece stampare a Venezia nel 1593 dall'editore Giacomo Vincenti con il titolo Ghirlanda de madrigali a quatro voci[1] e furono dedicate a Ippolito Bentivoglio. Oltre all'edizione veneziana, uscì a nome di Vittoria anche un madrigale a cinque voci (Di pallide viole), stampato in Giardino de musici ferraresi del 1591, una raccolta di musiche di vari autori tra cui anche Alessandro Milleville ed Ercole Pasquini. Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che Raffaella Aleotti, ritenuta la sorella maggiore, sia stata in realtà la stessa persona (che avrebbe mutato nome al momento di prendere gli ordini), poiché né nel convento di S. Vito, né altrove, esistono documenti relativi a Vittoria, mentre Raffaella fu badessa del convento ed ebbe notevole fama come organista e «intendentissima della musica»[2]. Anche il testamento del padre, redatto nel 1631, nomina Raffaella e non Vittoria, tuttavia non esistono prove definitive a confermare questa supposizione. La dedicatoria del padre Giovan Battista Aleotti, afferma che delle sue cinque figlie, la maggiore era incline alla vita religiosa e studiò musica, e che Vittoria imparò dalle lezioni impartite alla prima. Purtroppo Battista non dice il nome della figlia più grande, ma le sue parole sono la fonte più autorevole, anche se non chiara, a sostegno della tesi di due sorelle distinte.

 

L'associazione musicale "Insieme Vocale e Strumentale Chiaroscuro" nasce nel 1991 con l'intento di diffondere e promuovere la conoscenza e l'educazione della musica antica, operando una ricerca musicologica volta ad esecuzioni storicamente corrette e avvalendosi esclusivamente di strumenti musicali ricostruiti artigianalmente sul modello, sia iconografico che strutturale, degli originali dell'epoca. L'associazione diffonde le proprie finalità attraverso molteplici attività quali concerti, seminari, incisioni discografiche e ha tenuto numerose concerti in Italia e all'estero.

 

Per assistere ai concerti è sufficiente acquistare il biglietto d'ingresso al Museo del Palazzo di Venezia.

 

Ufficio Stampa della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma
Anna Loreta Valerio, responsabile
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pagina creata il 04/10/2005, ultima modifica 23/11/2011